La biodiversità nella Costituzione italiana
Nel febbraio 2022 la Camera dei deputati ha definitivamente
approvato il disegno di legge che inserisce la tutela di ambiente e biodiversità nella Costituzione. Con le 4 letture necessarie per modificare la
Costituzione ora la legge è definitiva, senza necessità di un referendum
popolare. Il disegno di legge determina la modifica della Costituzione agli
artt. 9 e 41: nel primo, dove essa recita che «la Repubblica promuove lo
sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica» viene opportunamente
aggiunto che «tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche
nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi
e le forme di tutela degli animali». L’articolo 41 viceversa recita che
l’iniziativa economica è sì libera ma «non può svolgersi in contrasto con
l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla
dignità umana». A ciò vengono opportunamente aggiunti «alla salute,
all’ambiente».
Biodiversità è parola, o per meglio dire valore, entrato
ormai nell’agenda quotidiana (e non solo istituzionale). E’ di fatto parola con
impieghi semantici molto vasti, tanto che ci si riferisce ormai a biodiversità
di segno ambientale - donde agricolo, animale, alimentare, marino, forestale,
microbico…- culturale, linguistico, urbano…
Mille, in effetti, sono i punti di osservazione dai quali
analizzarla e mille le prospettive che da essa fecondamente s’irradiano.
Internamente ad un dibattito dal quale, quando non è blabla o pura fuffa,
possano scaturire intuizioni e strategie. L’inquinamento, il cambiamento
climatico, gli incendi, la deforestazione e i tanti altri mali del nostro tempo
rivelano infatti ogni giorno che non v’è più un minuto da perdere.
La riflessione e sensibilizzazione tutt’attorno ai valori
della mediterraneità, della tutela paesaggistica e urbana, del vivere green,
rivolto in primis alle nuove generazioni si può rafforzare attraverso una
concreta e autentica contaminazione tra saperi, concetto di cui sovente si
abusa verbalmente ma che poi non “usa” più di tanto fra gli addetti ai lavori
delle diverse discipline… Food is culture, potrei affermare ad esempio, ma
parimenti culture is food, e più a monte food is agriculture. La luce che
promana da una meravigliosa veduta di Rubaldo Merello o di Domenico
Guerello origina da una mediterraneità che scalda le nostre fasce
terrazzate, là dove i muretti a secco - patrimonio Unesco -
trattengono il calore del sole, sono stati e sono agrumeti, vigneti, uliveti.
Concludendo, non dovrebbe esistere alcuna antitesi fra la
salvaguardia della natura e la buona crescita economica, là dove le antitesi
fra uomo ospite e pianeta ospitante sono sempre state foriere di
sventura.
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