La parola ripensamento
verso il bellissimo arboreto prandi, a sale san giovanni (cn) |
Viviamo un tempo nel quale molti si trastullano cambiando compulsivamente l’immagine del proprio profilo sui social, o postando puerilità narcisistiche, di solito gite e cibi (rendo in qualche modo omaggio a Umberto Eco e mi dico che il diritto di parola è purtroppo divenuto dovere di parola… Molti anziché libri prediligono legger se stessi...).
Intanto, il mondo è stato travolto da una pandemia, e – a distanza di qualche
tempo - pare davvero ingenuo sperare che
le cose tornino esattamente com’erano… Le ferite profonde come questa lasciano
infatti cicatrici sociali, economiche, psicologiche.
Quando il virus cominciò a menare duri colpi, molti iniziarono a
pronunciare la parola “ripensamento”, alludendo alla necessità – covid o non
covid – di rivedere, prima che sia troppo tardi, o forse è già troppo tardi,
gran parte dei nostri stili di vita e produttivi, poiché stanno rivelandosi
sempre più dannosi verso il clima, l’ambiente, le specie animali, le
biodiversità agricole… Peraltro rendere inabitabile il pianeta e nuocere
alla propria salute sono due attività che, nei fatti, marciano bene di
pari passo, compromettendo non solo il presente ma anche il benessere e
finanche la degna sopravvivenza delle generazioni future.
Ma siamo disponibili, aldilà del blabla, a metterci in discussione? Siamo consapevoli della posta in gioco? Pronti a contribuire alla giusta causa?
Come sa chi mi conosce, io mi occupo quotidianamente di enogastronomia, e
conduco una battaglia in difesa del cibo pulito, delle certificazioni dop,
delle cultivar autentiche, delle filiere corte… Sono paladino degli olii
extravergine di qualità, dei grani antichi e delle farine integrali macinate a
pietra, dei vini lontani il più possibile dalla chimica… Mi schiero a fianco
dei cibi stagionali, sostenibili, wastefree (e persino la nuova guida Michelin
assegna in tal senso le "stelle verdi"...). Scriveva lo storico
dell'economia Carlo Maria Cipolla, che conobbi ai tempi dell'Università:
"Il segreto del miracolo italiano è la capacità di produrre all'ombra dei
campanili cose che piacciono al mondo".
Concludo quindi fornendo a chi mi legge, e a chi abbia a cuore le sorti
dell’avvenire, una “antologia” di materiali (quasi tutti in dvd, ma qualcosa
anche liberamente fruibile online) che, oltre a rappresentare un momento grato
per lo spirito, potranno favorire proprio quella presa di coscienza e quel
“ripensamento” quotidiano cui accennavo, e che dobbiamo rendere - al più presto
- quanto mai operativo e condiviso…
Il vento fa il suo giro, regia di Giorgio Diritti, 2005,
disponibile in dvd.
Ritorno sui monti naviganti, regia di Alessandro Scillitani, 2017, disponibile
in dvd.
Mondovino, regia di Jonathan Nossiter, 2004, disponibile in dvd.
Super size me, regia di Morgan Spurlock, 2004, disponibile online.
X-grain. Regola n. 1 salvare la pelle, docufilm, 2011, disponibile online.
La rivoluzione delle forchette, video seminario, 2017, disponibile in dvd.
More than honey, regia di Markus Imhoof, 2012, disponibile in dvd e online.
Domani, regia di Cyril Dion e Mélanie Laurent, 2015, disponibile in dvd.
Sfida al mattarello, corso di sfoglia bolognese delle Sorelle Simili, 2008,
disponibile con cd audio.
I campi sperimentali di Ercole Maggio, docufilm, 2018, disponibile online.
Crisma grano duro di Sicilia, documentario istituzionale, 2007, disponibile in
dvd, ma si veda anche il link https://www.youtube.com/watch?v=eAm_fUXMPvk .
Si tratta, in alcuni casi, di autentici capolavori, nei
quali l'engagement non penalizza la resa narrativa. La visione di alcuni
dovrebbe esser quasi obbligatoria nelle scuole, perché il futuro poggia sulla
memoria, e contemporaneamente è nostro dovere di formare al meglio gli uomini e
le donne di domani....
Umberto Curti, BioVoci
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