Ambiente e ambientalismo

escursione a case catalano (bardineto)



Dal 1972, istituita dall’ONU, si celebra il 5 giugno la Giornata mondiale dell’ambiente. Fu peraltro poco prima, durante gli anni ’50-’60 del Novecento, che l’ecologia finalmente si impose nell'insegnamento accademico e nella ricerca, e aprì prospettive nuove alla comprensione del rapporto tra umanità e natura. Dalle radici del protezionismo fiorì dunque – anche in un divergere di intuizioni e correnti - una sensibilità più ampia per le complesse interazioni tra società e ambiente. Il tema – per così dire - dalle élites si trasferì alle masse, ne divenne appannaggio, e l’ambiente naturale divenne “diritto” di tutti. Ambientalisti sono oggi anche i vari movimenti sociali (reti, comitati…) tesi globalmente a salvaguardare l’ambiente e a contrastare in senso politico e operativo le attività umane che vi impattano negativamente. Tutto ciò ha peraltro origini ideologiche “antiche” (Jean Jacques Rousseau, Henry David Thoreau, Ralph Waldo Emerson, George Perkins Marsh*, John Muir**…), ed è debitore a chiunque non abbia opportunisticamente visto nell’ambiente solo uno strumento per l’esistenza e per l’agire (anzitutto economico) dell’uomo.

Per me, docente nei corsi di qualifica regionale per Guida ambientale escursionistica, ed enogastronomo, questi temi sono divenuti urgenze quotidiane anche in senso lavorativo. Anche ciò che mangiamo significa sostenibilità e biodiversità o (purtroppo) il loro contrario.

Ed ai corsisti non mi stanco di suggerire la lettura di Rachel Carson ("Primavera silenziosa"), di Thomas Keith ("L'uomo e la natura. Dallo sfruttamento all'estetica dell'ambiente"), di Luca Mercalli ("Salire in montagna")... Per una biblio-videografia davvero ampia, si consulti anche il mio Glossario, gratuitamente richiedibile all'editorea questo link

Umberto Curti, BioVoci

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