Appennino Futuro Remoto, un progetto di rinascita

 

Prato Pussai

Appennino Futuro Remoto: un progetto di rinascita

Il Festival Appennino Futuro Remoto, che dal 2021 anima Carrega Ligure (AL), è una scommessa dal sapore di utopia che vuol farsi concreta, grazie allo sforzo sinergico di diversi soggetti - Comune di Carrega, Gruppo Spontaneo Trallalero e Le Vie dei Canti Festival - accomunati dall’obiettivo di far conoscere e ripopolare l’alta Val Borbera.

Siamo in Appennino, zona che negli ultimi 50 anni si è trasformata in un ‘non-luogo’. A Carrega sono rimasti poco più di 80 abitanti, gli altri sono andati a cercare altrove lavoro e comodità. Di conseguenza, poco alla volta, sono spariti tutti i servizi, dalle scuole alle attività commerciali, e anche la manutenzione delle infrastrutture ha subito un arresto.


A questo si aggiungono un trasporto pubblico ridotto a pochissime corse settimanali e il rischio idrogeologico: nel 2022 una frana ha isolato il paese sul versante piemontese e per riaprire la strada ci sono voluti 2 anni.

Eppure, le migliaia di persone arrivate da  Liguria e Piemonte nell’area di Prato Pussai per partecipare all’edizione 2024 del Festival dimostrano che questi luoghi, ancorché scomodi da raggiungere, continuano a esercitare un grande fascino.

E c’era qualcosa di nuovo nell’antico, quest’anno al Festival: un fitto programma di eventi (percorsi in e-bike, concerti e cabaret, corsi di strumenti musicali, di trallalero, danze, yoga nel bosco, incontri, dimostrazioni di tiro con l’arco, spettacoli per bambini) che ha appassionato un pubblico di tutte le età.

danze tradizionali

Il progetto

Dal 2019 il territorio di Carrega fa parte delle Aree Protette dell’Ente Parco Appennino Piemontese ed è collocato nell’area detta delle “Quattro Province”, che comprende l’entroterra genovese, quello alessandrino e alcuni territori del pavese e del piacentino. Un insieme di usanze (in primis musicali) e tradizioni che si intersecano, dando vita a un unicum culturale che caratterizza quest’Appennino così particolare (e circa le "cucine di confine" lungo il Patranico e le vie del sale, Ligucibario intervenne ad un convegno - qui il link - sin dal 2013...).

teatro per bambini

Nel 2022 il Comune di Carrega ha partecipato a un bando europeo e del Ministero della Cultura per la rigenerazione culturale e sociale dei borghi storici col progetto Appennino Futuro Remoto, che è poi risultato tra i vincitori.

Il progetto, che si articola in 4 anni, vuole  coinvolgere la comunità locale e attrarre nuovi residenti, incrementando l’accoglienza turistica (attraverso la ristrutturazione di edifici per creare un albergo diffuso in 4 frazioni), la divulgazione della  cultura locale (con la realizzazione di un museo diffuso sulle tradizioni), la creazione di nuovi percorsi (nuovo sentiero dell’acqua con il recupero di antichi trogoli), l’offerta culturale (corsi di musica, di alfabetizzazione digitale, conferenze e incontri sulle tradizioni locali), la realizzazione del Festival annuale (una decina di appuntamenti da maggio a ottobre nelle varie frazioni del Comune, per far conoscere la valle e i produttori), il potenziamento della biblioteca come spazio di coworking, la rete tra le imprese del territorio, anche coinvolgendo i giovani nella creazione di  2 start up.


Nel 2021, inoltre, la Fondazione Internazionale Green Legacy di Hiroshima ha affidato al comune di Carrega un esemplare di “Albero della Pace” nato dai semi dei Ginkgo Biloba (1) sopravvissuti alle radiazioni dell’atomica. Un simbolo di rinascita che, ci si augura, possa corrispondere alla rinascita di questo affascinante territorio…

(1) antichissima, bellissima ed utilissima pianta, originaria della Cina ma anche simbolo di Tokyo. Quasi un fossile superstite, poggia la propria resilienza sull'elevata capacità di adattarsi a clima siccitoso e temperature molto basse, e soprattutto all'inquinamento.

Alessio Bixio, BioVoci

 

 

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