Giornata europea del biologico e Assaggiatori di Genova

mortaio e basilico, nozze d'amore

Il 23 settembre (non a caso equinozio autunnale, simbolo di equilibri…) ricorre da alcuni anni la Giornata europea del biologico. Strettamente "intrecciata", come ovvio, ai temi della biodiversità e della sostenibilità, questa data vale anche da sensibilizzazione per tutti coloro i quali meglio vorrebbero comprendere i principi delle produzioni bio e i significati di tale marchio.

Se è vero – com’è stato ironizzato… - che l’Italia è una Repubblica fondata sulle sagre, e molte di queste hanno ormai come tema proprio il biologico (però auspicando poi che sui banchi di vendita tutte le proposte siano realmente tali), è altrettanto vero che sin dalle origini Ligucibario® si è sempre schierato accanto alle agricolture “pulite”, alle cultivar autoctone, alle filiere brevi anzi brevissime, ai prodotti certificati DOP e IGP, ai grani antichi, al buonessere. Valori che con Luisa Puppo difesi e divulgai anche in quel "Festival nazionale del biologico e delle buone energie" di cui nel 2015 fui uno degli organizzatori, e che riscosse un incredibile successo di pubblico, specie per il livello dei Relatori che coinvolgemmo.

Ho del resto dedicato a tali temi anche non pochi dei contenuti del mio “Sostenibilità e biodiversità. Un Glossario”, tuttora gratuitamente richiedibile in pdf all’editore (eccovi qui il link), lettura che suggerisco anzitutto ai giovani, tanto più che il nostro Paese – la cui convivialità gastronomica va ora candidandosi a Patrimonio UNESCO – ha scontato e sconta a caro prezzo le contraffazioni operate dalle agromafie, l’Italian sounding, ed in un certo senso anche la superficialità del consumatore quando sovente – per fretta, per esigenze di “pseudorisparmio” ecc. - getta nel carrello della spesa alimenti di cui sa poco o nulla, di cui l’origine non è chiara, che contengono innumerevoli additivi (coloranti, addensanti, conservanti, emulsionanti), o derivano da modificazioni genetiche e transgenetiche…

La scienza – celebrando non a caso la cosiddetta dieta mediterranea – ha dimostrato che la salute si costruisce in primis mangiando qualità. C’è un fil rouge prezioso che corre da Ancel Keys a Valter Longo e che ci guida nella prevenzione di disturbi e patologie, ci allerta circa l'eccesso di chimica e i trash food, e in definitiva ci consente maggiori longevità.

Di tutto ciò, beninteso, e di buone farine, di buoni extravergine, di nutraceutici, parlerò anche – insieme a Mara Fiorese, medico di Medicina Generale – nel corso dei 4 incontri dell’iniziativa “Assaggiatori di Genova”, ospitata a partire da giovedì 9 ottobre presso l'auditorium dalla Biblioteca Civica “Saffi” di Molassana, ingresso gratuito tramite iscrizione a biblsaffi@comune.genova.it oppure allo 010 5574434.

Confidando, amici Lettori, d’incontrarvi numerosi (e sono già molte le iscrizioni), nel frattempo “passate parola”…

Umberto Curti

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