La Giornata delle Città, World Cities Day
Il 31 ottobre ricorre la Giornata delle Città, il World Cities Day (istituito dalle Nazione Unite nel 2013), con la sensibilizzazione sulla salute nelle città intesa come bene comune, che tutti siamo chiamati a “difendere”. Mai come durante questo antropocene, infatti e peraltro, il benessere fisico e mentale è messo a rischio da politiche globalizzanti le quali mirano ad uno “sviluppo” che sempre meno – mutuando una dicotomia pasoliniana - equivale a progresso, ed anzi minaccia di estinguere il Pianeta. E ciò ci addita (insieme alla lettura di Bauman, di Latouche e mille altri) scelte di campo e sfide socioeconomiche ormai a tutto tondo, improcrastinabili.
Torna non a caso il 31 ottobre anche il trekking urbano, in 85 città italiane che partecipano all’evento trasversalmente centrato su una forma di “scoperta” dei luoghi – in antitesi all’overcrowding famigerato e temuto - lenta e sostenibile, slow and sustainable, in cerca di biodiversità e genius loci…
Proprio in questi giorni ho iniziato le docenze nella 7ma edizione del corso per Guide Ambientali Escursionistiche organizzato dall’ente formativo F.Ire di Genova, e la parte iniziale dei miei moduli verte sul turismo soft, etico, responsabile. Come sempre, proporrò ottime letture e casi-studio. Premesso, e mi spiace precisarlo, che non esiste (di fatto non può) “turismo sostenibile”, se non quello d’immediata prossimità qualora si serva il più possibile di mezzi non inquinanti, purtroppo le città, pur occupando sulle mappe una geoporzione percentualmente minima, causano l’80% dell’inquinamento e dei consumi energetici, e un’enorme massa di rifiuti… Ed infinita saggistica dimostra che dove la qualità della vita è bassa per i residenti, anche l’esperienza turistica è mediocre, via via in loco i visitatori provano una crescente insoddisfazione circa il vissuto estetico-culturale-ambientale…
Per le città italiane (e liguri) le urgenze sono dunque molteplici e specifiche. Valgano queste giornate “celebrative” a porre sotto i riflettori l’agenda lavori, con le priorità ormai meno eludibili (inquinamenti, mobilità, rifiuti, manutenzioni, pedonalizzazioni, verde pubblico, sicurezza…).
Umberto Curti


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